In tempo di lockdown nasce il Talent 4.0, “Viva Voce Social”
Si è concluso sabato scorso, quasi a fine lookdown, come a segnare un passaggio, il contest social dell’Associazione Culturale Viva Voce.
L’iniziativa nata da un’idea di un ragazzo dell’associazione ha messo insieme tanti artisti che in questo tempo di emergenza covid-19 hanno voluto riempire lo spazio social con la propria arte, cercando di dare speranza e sollievo alla comunità che li ha apprezzati.
Ad organizzare il talent su facebook è stata Valeria Barbagallo, voce di rete e di audio sui principali social, che con la sua tenacia ha saputo creare ed organizzare un contest che è stato riferimento per il mondo dell’arte e della cultura in questo tempo di emergenza a causa del coronavirus.
Tanti gli artisti ed i dilettanti che si sono messi in gioco; la pagina dell’associazione è stata riempita da cantanti, attori, ballerini che hanno impegnato le dure giornate di questa pandemia.
Una giuria di esperti ha valutato le loro perfomance, ed è così che il gioco è diventato un modo sano per sfidarsi a ritmo di arte e di gioia.
Cosi tanti giovani e meno giovani si sono scommessi, filmandosi, mettendoci la faccia, muniti di telecamera o telefonino, allestendo un vero e proprio set a casa propria e condividendo la propria arte nei nuovi mezzi di comunicazione e riempiendo le bacheche virtuali di bellezza.
La giuria che ha valutato i partecipanti è stata composta da Francesca Ferro per la recitazione, Andrea Azzurra Gullotta per il canto e strumenti, Luca Russo per la danza, Loris Amato per giochi di prestigio e strumenti, Daniele Gangemi per cortometraggi e videoclip.
Nomi importanti nelle loro arti che hanno creduto a questa iniziativa che è stata un’importante vetrina per i tanti ragazzi che si vogliono scommettere nel mondo della cultura e delle arti.
A vincere il contest social Viva Voce Talent è stato il cantante Rubert.
Nel contest si sono distinti tra gli altri Martina Isaia, appena sedicenne di San Giovanni La Punta, che studia canto e Agata Sava che con il suo racconto breve “il mostro, la maschera” ha avuto il consenso della giuria popolare e della giuria tecnica.
Con la convinzione che il settore artistico non può arrendersi al sistema e deve tornare al più presto protagonista di questo Paese riempiendo le nostre piazze, i nostri teatri, i nostri cinema perché la bellezza salverà il mondo ed i tanti like, i cuoricini e le faccine non potranno mai sostituire la gratificazione del calore di un applauso.