Certificazione verde covid-19 per tutti i lavoratori. In arrivo nuovo decreto
Dopo l’accordo in cabina di regia arriverà in Consiglio dei Ministri convocato per oggi pomeriggio il nuovo decreto che dovrà estendere l’obbligo della certificazione verde a molti lavoratori.
In particolare il Green Pass diventerà obbligatorio per tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione e per quanti prestano la loro attività lavorativa in attività per le quali i clienti hanno già l’obbligo della certificazione come ad esempio bar, ristoranti, piscine, palestre.
Nodi da sciogliere riguardano soprattutto il settore privato dove l’introduzione dell’obbligo richiede un confronto tra Sindacati e Confindustria. Il tema del confronto resta il costo dei tamponi: i Sindacati lo vorrebbero gratuito per i lavoratori mentre Confindustria non vorrebbe che il costo ricada sulle aziende. Draghi fa sapere che si farebbe carico delle spese per i soli soggetti fragili. Nessun tampone gratis per tutti.
In campo dei trasporti il Green Pass potrebbe essere esteso al personale dei trasporti a lunga percorrenza in quanto la certificazione è già obbligatoria per i viaggiatori.
Quindi a partire dal prossimo 15 ottobre tutti gli operai e dipendenti per poter entrare in ufficio o al lavoro dovranno esibire la certificazione verde.
Nel caso di mancata presentazione della certificazione vi sarà una multa che potrebbe variare da 400 a 1000 euro.
Il lavoratore potrà essere sospeso dal posto di lavoro con sospensione anche dello stipendio dopo un periodo di assenza ingiustificata. Si parla in questo caso di 5 giorni. Nel caso di allontanamento del lavoratore a causa della sospensione per mancanza di Green Pass non potrà comunque seguire il licenziamento per il lavoratore medesimo.
La riammissione al lavoro avverrà solo con l’esibizione della certificazione verde.
Stesse regole del personale della scuola (insegnanti e operatori scolastici) saranno estese a tutti i dipendenti pubblici ai quali, qualora sprovvisti di Green Pass, non sarà consentito l’ingresso ai luoghi di lavoro e verranno considerati in assenza ingiustificata. Le assenze saranno consentite per un massimo di cinque giorni oltre i quali i dipendenti non potranno svolgere la loro attività lavorativa e avranno sospeso lo stipendio.
Saranno capi ufficio o capi reparto a controllare, tramite apposita app, il possesso della certificazione verde dei lavoratori.
Sono esentati dall’obbligo del Green Pass in primo luogo i cosiddetti lavoratori “fragili”, persone con un sistema immunitario molto basso per la presenza di specifiche patologie come individuate dal Ministero della Salute. In particolare:
- Quanti hanno riscontrato una reazione allergica grave dopo la prima dose di vaccino o che registrano un’allergia a uno dei componenti dello stesso vaccino;
- Le donne in gravidanza. Ma in questi caso il Ministero ribadisce che la vaccinazione anti- SARS-Cov-2 non è controindicata in gravidanza;
- gli affetti da sindrome di Guillan-Barré;
- i pazienti con diagnosi di miocardite e/o pericardite;
- i volontari del vaccino italiano Reithera la cui sperimentazione è stata bloccata;
Sono disponibili certificati sostitutivi per gli esentati sopra detti presso i medici vaccinatori dei Servizi Sanitari Regionali.