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Biden giura come 46° Presidente degli Stati Uniti d’America

Ieri, 20 gennaio 2021, si è svolta la cerimonia di insediamento di Joe Biden come 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, l’“Inauguration Day 2021”.

Quella di ieri è stata una inaugurazione senza folla, vi erano soltanto 1000 invitati e poi una distesa di bandiere davanti al Campidoglio a rappresentare il popolo americano che in altri tempi sarebbe stato presente in massa. Ma siamo nel pieno della pandemia e questo non è stato possibile.

Mancava sul palco il presidente uscente, Donald Trump, che aveva lasciato Washington in mattinata; al suo posto il vice presidente uscente Mike Pence.

Sul palco anche i presidenti passati: Bill Clinton con Hillary, George W. Bush con Laura e Barack Obama con Michelle di entrambi gli schieramenti politici.

Accanto a Biden la moglie Jill e i figli Ashley e Hunter e la vice presidente Kamala Harris con il marito Douglas Emhoff.

Quando sul palco sono arrivati tutti gli invitati, inizia la cerimonia con una invocazione recitata dal reverendo Leo J. O’Donovan, sacerdote gesuita ex presidente della Georgetown University e intimo amico di famiglia dei Biden. Nel corso della sua invocazione ha citato tra l’altro Papa Francesco che “ci ha insegnato quanto è importante sognare insieme”.

Dopo la preghiera scende le scale del Campidoglio Lady Gaga che indossa un vestito rosso e blu di Schiapparelli. La popstar di origini italiane, accompagnata dalla banda della Marina canta l’inno nazionale USA.

È poi la volta della popstar di origini portoricane, Jennifer Lopez, tutta vestita di bianco, che si è esibita in “This land is your Land” e ha detto in lingua spagnola: “Libertà e giustizia per tutti!”

Dopo ciò Kamala Harris, la prima vice presidente donna degli Stati Uniti pronuncia la formula del giuramento nelle mani del giudice della Corte Suprema, Sonia Sotomayor. La Harris indossava un vestito viola, colore che viene dalla fusione del rosso e del blu, i colori degli Stati Uniti.

In ultimo il giuramento di Biden davanti al presidente della Corte suprema John Roberts, su una bibbia di famiglia vecchia di ben 127 anni tenuta dalla moglie Jill.

Suggestiva la formula del giuramento; “Giuro solennemente di adempiere con fedeltà all’ufficio di presidente degli Stati Uniti e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione al meglio delle mie capacità. Che Dio mi aiuti”. Così Biden, a 78 anni è il 46° presidente USA, il secondo cattolico dopo John Fitzgerald Kennedy.

Dopo il giuramento Biden ha pronunciato il suo primo discorso da presidente.

In particolare ha detto:

“Questo è il giorno della democrazia, un giorno storico e di speranza, di rinnovamento e determinazione.” e ha continuato, ancora “Oggi celebriamo il trionfo non di un candidato, ma di una causa, la causa della democrazia. Il popolo, la volontà del popolo, è stata ascoltata, e la volontà del popolo è stata tenuta in conto. Abbiamo imparato ancora una volta che la democrazia è preziosa. La democrazia è fragile. E in questa ora, amici miei, la democrazia ha prevalso”.

Dopo, ricordando quanto successo pochi giorni prima, il 6 gennaio scorso, ha proseguito: “Così adesso, su questo suolo sacro, dove appena pochi giorni fa la violenza ha cercato di scuotere il Campidoglio dalle fondamenta, noi ci riuniamo come una sola nazione indivisibile, sotto la protezione di Dio, per portare a termine la pacifica transizione di potere, come abbiamo fatto per oltre duecento anni.”

Ricordando poi la pandemia, Biden ha detto: “Sentite, sapete tutti che abbiamo passato così tante cose in questa nazione. Nel mio primo atto da presidente, vorrei chiedervi di unirvi a me in un momento di preghiera silenziosa per ricordare tutti coloro che abbiamo perso lo scorso anno a causa della pandemia, quei 400.000 concittadini americani – mamme, papà, mariti, mogli, figli, figlie, amici, vicini e colleghi di lavoro. Li onoreremo diventando le persone e la nazione che sappiamo di poter e dover essere. Quindi, vi chiedo, diciamo una preghiera silenziosa per coloro che hanno perso la vita e per coloro che sono rimasti indietro e per il nostro Paese”. È seguito un minuto di silenzio.

“Un virus capitato in un secolo insegue silenziosamente il Paese. Si è preso tante vite in un anno quante ne ha perse l’America durante la seconda guerra mondiale. Sono andati persi milioni di posti di lavoro, centinaia di migliaia le attività commerciali che sono state chiuse, un grido di giustizia razziale da 400 anni ci assale. Il sogno di giustizia per tutti non sarà più rinviato”.

Ha poi ricordato il luogo dove si trovavano “dove il dottor King ha parlato del suo sogno. Siamo qui dove, 108 anni fa, in un’altra inaugurazione, migliaia di manifestanti cercarono di bloccare le donne coraggiose che marciavano per il diritto di voto. E oggi celebriamo il giuramento della prima donna nella storia americana eletta a una carica nazionale, la vicepresidente Kamala Harris”

Nel suo discorso cita anche Sant’Agostino: Molti secoli fa sant’Agostino, un santo della mia chiesa, scrisse che un popolo era una moltitudine definita dagli oggetti comuni del loro amore.

E infine conclude: “possa Dio benedire l’America”.

Prende poi la parola la poetessa 22 enne Amanda Gorman che ha recitato la poesia “The Hill We Climb”, completata nella notte dell’assedio a Capitol Hill che dice tra l’altro:

“Noi, gli eredi di un Paese e di un’epoca in cui una magra ragazza afroamericana, discendente dagli schiavi e cresciuta da una madre single, può sognare di diventare presidente, per sorprendersi poi a recitare all’insediamento di un altro”.

E ancora:

“Risorgeremo dalle colline dorate dell’Ovest.
Risorgeremo dal Nord-Est spazzato dal vento, in cui i nostri antenati, per primi, fecero la rivoluzione.

Risorgeremo dalle città circondate dai laghi, negli stati del Midwest

Risorgeremo dal Sud baciato dal sole.

Ricostruiremo, ci riconcilieremo e ci riprenderemo.

E, infine:

Una nuova alba sboccerà, mentre noi la renderemo libera.

Perché ci sarà sempre luce,

Finché saremo coraggiosi abbastanza da vederla.

Finché saremo coraggiosi abbastanza da essere noi stessi luce

Dopo il giuramento Biden con la sua famiglia si spostano alla Casa Bianca.

E lì il nuovo presidente inizia il suo mandato firmando, come primo atto ben 17 decreti esecutivi tra cui:

l’obbligo di indossare la mascherina negli edifici federali, il rientro degli USA nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rientro nel Patto di Parigi per il clima, il fermo dei lavori per la costruzione del muro al confine con il Messico.

Finisce così l’era Trump e inizia una nuova era: la presidenza di Biden.

(La 22 enne poetessa Amanda Gorman)
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