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Festa di Sant’Agata: Il Vescovo Gristina “ comportamento responsabile, composto e maturo dei devoti”

Con la giornata dell’ottava di Sant’Agata si concludono i festeggiamenti in onore alla martire catanese.

Una festa segnata fortemente dalla pandemia e dalla compostezza dei devoti che hanno saputo rispettare le regole ed hanno tenuto un comportamento responsabile, composto e maturo.

La giornata dell’ottava è caratterizzata storicamente dall’ultimo incontro con la santa patrona. Infatti negli scorsi anni la mattina del 12 Febbraio era legata all’esposizione solenne di tutte le reliquie e al bacio dei devoti. Il busto reliquario della martire Agata e lo scrigno che custodisce le reliquie della santa patrona veniva posto sull’altare maggiore alla venerazione dei fedeli.

In serata invece dopo la messa vi era l’ultima processione con il busto reliquario e lo scrigno in piazza duomo, con le candelore che chiudevano la processione.

A causa dell’emergenza covid-19, come per tutta la festa, vi è stata nel tardo di pomeriggio di ieri la solenne concelebrazione Eucaristica all’interno della cappella di Sant’Agata, presieduta dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina con la sola presenza del sindaco di Catania On. Salvo Pogliese in rappresentanza di tutta la cittadinanza e sopratutto con la presenza del busto reliquario di Sant’Agata posto alla contemplazione dei devoti che si sono potuti collegare in diretta streaming.

Durante l’omelia il Vescovo, Mons. Salvatore Gristina parlando della compostezza dei devoti ha sottolineato che “noi possiamo esserne contenti e fieri, e, soprattutto, possiamo affermare che comportandoci bene abbiamo davvero onorato Sant’Agata: lei, infatti, ci vuole veri devoti, cioè cristiani e cittadini esemplari “.

In una cattedrale deserta dove hanno risuonato solo gli inni in onore di Sant’Agata gli occhi dei devoti seppur a distanza erano puntati verso gli occhi della martire per continuare questo contatto visivo che fa vibrare i cuore dei concittadini di Agata.

Il Vescovo commentando le letture del giorno tratte dal libro della Genesi si è soffermato “sull’origine del peccato, la sua diffusione e, soprattutto, circa la vittoria di Gesù sul peccato, vittoria che può diventare anche nostra”.

Agata infatti, continua l’Arcivescovo “è per noi uno straordinario esempio di come vincere le tentazioni del diavolo per restare sempre uniti a Gesù e, quindi, sempre vittoriosi”.

Dopo la benedizione le reliquie di Sant’Agata, sono state riposte nel sacello dandosi appuntamento al prossimo 17 Agosto nella speranza di poter nuovamente festeggiare fisicamente la patrona con tutto il popolo dei devoti.

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