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PNRR – Draghi alla Camera dei Deputati

Questo pomeriggio l’aula della Camera dei Deputati ha approvato, con 442 favorevoli, 19 contrari e 51 astenuti, la risoluzione di maggioranza che «impegna il Governo a trasmettere il Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Commissione europea».

Nel suo discorso di ieri, alla Camera dei Deputati, il Presidente Draghi ha illustrato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

In particolare, con riferimento ai tempi strettissimi per l’esame del provvedimento, ha detto:

«Ribadisco il profondo rispetto che il governo ed io abbiamo per il Parlamento: indubbiamente i tempi erano ristretti» per l’esame del provvedimento ma legati alla data del 30 aprile che, ha proseguito Draghi, «non è mediatica, è che se si arriva prima si avranno i fondi prima. La Commissione (Europea) andrà sui mercati a fare la provvista per il fondo a maggio, poi la finestra si chiuderà nell’estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti».

Ma cos’è il PNNR?

È un piano di investimento sul futuro del Paese e sulle nuove generazioni. Il piano permetterà investimenti che fino a pochi giorni fa sarebbero stati impensabili

Rispetto ai tempi per le realizzazione delle infrastrutture ha rilevato che oggi: «durata media della conclusione dei procedimenti per la valutazione di impatto ambientale è di oltre due anni. Non sono tempi compatibili con le opere di cui abbiamo bisogno, e che, ricordo, mettiamo in campo anche per andare incontro agli obiettivi ambientali. Le riforme che proponiamo portano a una riduzione dei tempi, anche con il rafforzamento della capacità del nuovo ministero della transizione ecologica».

Il Piano prevede inoltre:

Fondi per studenti e borse di studio

Perché, ha detto Draghi, «ai giovani dobbiamo garantire welfare, casa e occupazione sicura. Ho parlato del piano per i giovani, le case e gli incentivi fiscali per i mutui. Il piano garantisce in maniera equa e adeguata il diritto allo studio, quasi un miliardo per gli alloggi studenteschi, mezzo miliardo per borse di studio». Inoltre, ha continuati il Presidente del Consiglio, «C’è l’introduzione di una previsione per condizionare i progetti finanziati alla nuova occupazione giovanile e femminile, una condizionalità trasversale del piano».

230mila posti negli asili

Il piano, ha continuato Draghi, «prevede importanti misure a sostegno delle donne lavoratrici. Vi sono interventi a favore dell’imprenditoria femminile, ma soprattutto un corposo pacchetto per aiutare ad alleggerire il carico familiare che spesso grava sulle spalle delle donne. Il Piano asili nido stanzia ben 4,6 miliardi per gli asili nido e le scuole d’infanzia. Questo investimento porta a creare circa 230.000 nuovi posti destinati ai bambini più piccoli, e si tratta di una stima prudenziale. L’ambizione del governo è raggiungere e superare gli obiettivi europei a riguardo. Si prevede inoltre il rafforzamento dei servizi di prossimità e di supporto all’assistenza domiciliare».

Banda larga ovunque nel 2026

Altro intervento previsto nel piano, continua Draghi, «riguarda la banda larga» Il piano prevede un investimento di «6,31 miliardi per le reti ultra veloci, la banda larga e il 5G. L’obiettivo del governo è portare entro il 2026 reti a banda ultra larga ovunque senza distinzioni territoriali ed economiche. A maggio avviamo la mappatura dei piani d’investimento previsti dai privati per identificare le aree del Paese che senza interventi del governo resterebbero sfavorite. Per queste aree è previsto un contributo statale per assicurarci che non si creino nuovi divari digitali da qui al 2026».

Alta velocità anche per Salerno-Reggio Calabria

Il Presidente è passato dopo ad illustrare il tema dell’alta velocità. Il Piano, e il Fondo Complementare, ha proseguito, prevedono investimenti per oltre 15 miliardi. Tra gli investimenti previsti: la linea Roma-Pescara, il raddoppio del binario sulla linea esistente della Palermo-Catania-Messina che risponde alle esigenze avanzate dalla Regione Siciliana e, poi «La linea ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, che è vera alta velocità dove i treni potranno viaggiare a 300 Km all’ora. Con questi investimenti», ha proseguito Draghi «ci si metterà lo stesso tempo da Roma a Torino e da Roma a Reggio Calabria».

Inoltre, continua Draghi, sono previsti anche «interventi ferroviari al Nord per 8,6 miliardi. Gli interventi consentono di potenziare i servizi di trasporto su ferro, e stabiliscono per le merci connessioni efficaci con il sistema dei porti esistenti. In particolare grazie ai lavori sul tratto Liguria-Alpi i tempi di percorrenza sono dimezzati sia sulla tratta Genova-Milano che sulla quella Genova-Torino. La capacità sarà aumentata da 10 a 24 treni l’ora».

Colonnine elettriche e sviluppo idrogeno

Continuando Draghi ha detto: «in tema di punti di ricarica dei veicoli elettrici nel piano abbiamo obiettivi puntuali ed ambiziosi. Intendiamo sviluppare 7.500 punti di ricarica nelle superstrade e circa 13.755 punti di ricarica in centri urbani», e ha proseguito dicendo: «voglio sottolineare come il PNRR italiano stanzi complessivamente 3,6 miliardi sullo sviluppo dell’idrogeno, dato significativamente superiore ai 2 miliardi della Francia e all’1,6 miliardi della Spagna».

Infine, Draghi ha concluso illustrando i «diversi progetti che riguardano la digitalizzazione» in agricoltura: «stanziamo 500 milioni per l’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare. Il progetto sostiene l’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione e l’utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0, nonché l’ammodernamento del parco automezzi al fine di ridurre le emissioni».

Dopo l’approvazione alla Camera il provvedimento è stato illustrato al Senato dove domani verrà discusso.

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