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Decreto Covid, cosa cambierà dal 6 agosto?

Si avvicina la data del 6 agosto, data in cui, come previsto all’art. 3 del Decreto Legge 23 luglio 2021, n, 105, l’accesso ad alcune attività, in zona bianca, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID – 19-

In particolare le attività descritte dal decreto anzidetto sono:

  • servizi di ristorazione per il consumo al tavolo, al chiuso;
  • spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive;
  • accesso ai musei e altri luoghi di cultura;
  • accesso a piscine, palestre, centri benessere, sport di squadra;
  • sagre, fiere, convegni e congressi;
  • centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso:
  • attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo, casinò;
  • concorsi pubblici.

Le disposizioni non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica.

Il Governo Draghi si appresta, in questi giorni, a dettare le regole da inserire in un nuovo decreto per poter dare una stretta sul “Green Pass” che diventerà obbligatorio anche per i trasporti (difficilmente saranno compresi anche i trasporti locali).

Di contro viene chiesto alle regioni di potenziare la rete dei trasporti locali per evitare assembramenti alla ripresa dell’anno scolastico in quanto si prevede la riapertura delle scuole in presenza.

Quindi il Green Pass potrebbe diventare obbligatorio per viaggiare su navi, treni e aerei con esclusione del solo trasporto locale.

Come indicato all’art. 9, comma 2 del Decreto Legge 22 aprile 2021, n. 52 convertito con modifiche con la legge 17 giugno 2021, n. 87, la certificazione “Green Pass” attesta una delle seguenti condizioni:

  1. avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo;
  2. avvenuta guarigione da COVID-19 con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2 disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti dal Ministero della salute:
  3. effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

Come indicato dal successivo comma 3, la certificazione verde COVID-19 rilasciata sulla base della condizione di cui al precedente punto a) ha una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale.

La certificazione verde COVID-19 rilasciata sulla base della condizione di cui al precedente punto b) ha una validità di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione.

la certificazione verde COVID-19 rilasciata sulla base della condizione di cui al precedente punto c) ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test.

Uno dei problemi sul tavolo è quello del personale incaricato ad eseguire i controlli; si parla che potrebbe essere chi, incaricato a verificare biglietto e documenti, dovrebbe richiedere anche la certificazione.

Il nuovo decreto dovrebbe vedere la luce dopo la riunione della “cabina di regia” tra martedì e mercoledì prossimo e dopo il confronto con le Regioni.

Dovrebbe quindi essere approvato entro la prima settimana di agosto ed entrare in vigore già dal prossimo 9 agosto.

Proprio durante il periodo di ferragosto. Cosa che potrebbe costringere a rinunciare ad eventuali viaggi già programmati.

Intanto, secondo i dati dell’Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, al 2 agosto 2021 sui nuovi ricoveri sono tre le Regioni che rischiano il passaggio in zona gialla prima della fine di questo mese di agosto.

In particolare sale al 4% il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali italiani con una crescita dell’1% rispetto allo scorso 31 luglio. Arriva invece al 3% il tasso di occupazione delle terapie intensive.

Guardando a questi dati si vede come al Sud i ricoveri sono aumentati più rapidamente rispetto alla media del Paese.

In particolare la Sardegna presenta un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva pari al 9%, mentre per Lazio e Sicilia il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva è pari al 5%.

Per quanto riguarda i ricoveri ordinari la Sicilia ha un tasso di incremento del 10%, la Calabria al 9% e la Campania al 6%

Sono queste, pertanto le Regioni che nelle prossime settimane rischiano la Zona Gialla.

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