Al lavoro con il green pass. Approvato dal Consiglio dei Ministri un nuovo decreto in vigore dal 15 ottobre
“Un decreto per continuare ad aprire il Paese” ha detto il premier Draghi ai suoi Ministri durante la riunione dello scorso 16 settembre i del Consiglio dei Ministri.
Entrando nel particolare del decreto, dal 15 ottobre al 31 dicembre (data prevista della scadenza dello stato di emergenza) tutti lavoratori sia pubblici che privati, compresi Magistrati e autonomi (elettricisti, idraulici, colf, badanti, …), ma anche sindaci, presidenti di regione, consiglieri, volontari dovranno esibire il Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro o dove prestano la loro attività. Si tratta di una platea di circa 23 milioni di lavoratori.
Sono esentati soltanto tutte le persone che sono possono partecipare alla campagna di vaccinazione sulla base di una certificazione medica.
Entrando nel particolare del nuovo decreto si legge che la certificazione verde è obbligatoria per l’accesso a tribunali ed uffici giudiziari: dovranno possederla i magistrati ordinari, i magistrati amministrativi e contabili, i magistrati militari e quelli onorari e anche i procuratori e gli avvocati dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie.
L’accesso senza Green Pass, recita il decreto, è considerato “illecito disciplinare” e come tale sarà sanzionato.
La norma del decreto non si applica, invece, per avvocati, consulenti, periti, testimoni e parti del processo.
La certificazione verde è obbligatoria per tutti i lavoratori per consentirne l’accesso ai luoghi di lavoro sia del settore pubblico sia del settore privato. Anche i lavoratori autonomi (idraulici, elettricisti, collaboratori famigliari (colf, badanti e baby sitter) hanno l’obbligo di esibire il Green Pass per poter accedere alle abitazioni private che sono considerate a tutti gli effetti luoghi di lavoro.
Nel caso delle aziende, il Green Pass dovrà essere controllato da capi ufficio o da capi reparto mentre per i lavoratori autonomi dovrà essere richiesto dal padrone di casa.
Come anticipato il decreto approvato ieri estende l’obbligo del Green Pass anche ai titolari di cariche elettive: Presidenti di Regioni, Sindaci, Consiglieri.
Per il Quirinale, il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati e la Corte Costituzionale il decreto prevede che tali istituzioni dovranno adeguare il proprio ordinamento alle nuove disposizioni.
Pesanti le sanzioni previste per chi non possiede il Green Pass: da 600 a 1500 euro per i lavoratori e da 400 a 1000 euro per i datori di lavoro.
Inoltre scatterà la sospensione dello stipendio fin dal primo giorno di assenza e il lavoratore verrà considerato assente ingiustificato con sospensione del rapporto di lavoro dopo cinque giorni di assenza (nel settore pubblico) ma con diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Infine, per coloro che non possono vaccinarsi, il decreto introduce il tampone a prezzi controllati nelle farmacie che hanno aderito al protocollo: gratis per chi non si può vaccinare, 8 euro per i minori e 15 euro per tutti gli altri.
Il Governo ha poi dato parere favorevole a un emendamento che dopo il parere del Comitato Tecnico Scientifico, allargherà la validità del test molecolare (non antigenico) a 72 ore.