Sicilia, possibile zona gialla. Restrizioni per Capodanno?
Nella giornata di ieri in Sicilia sono stati eseguita 15 mila tamponi, i nuovi casi riscontrati sono 2087 con un’incidenza pari a 200 positivi ogni centomila abitanti. Crescono anche i ricoveri (+24) e le terapie intensive (+4).
Osservando i dati dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), la regione Sicilia si attesta al 9% di occupazione delle terapie intensive e al 17% delle aree mediche.
Con questi dati e con questa crescita di contagi, la regione Sicilia potrebbe diventare zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, ma il governatore Musumeci sta pensando ad anticipare le restrizione a partire dalla vigilia di Capodanno.
Rendendo obbligatorio il tampone per chi rientra dall’estero o dalle regioni gialle o arancioni ed istituendo i lockdown per i Comuni che presentano più contagi ed aumentando il numero dei “drive in” per effettuare i tamponi e gli hub vaccinali.
Nel frattempo negli hub vaccinali vengono segnalate code di ore per i tamponi. A Catania ed a Palermo le file hanno creato problemi al traffico, allo stesso modo le farmacie sono state prese d’assalto.
«Noi ci organizziamo per rafforzare, anzi raddoppiare, tutti i servizi territoriali» ha affermato l’Assessore Razza, «ma i cittadini devono darci una mano, accelerando con la terza dose e soprattutto con le nuove vaccinazioni, per chi ancora non ne ha fatto neppure una».
«Ci troviamo ad avere una crescita importante dei contagi come in ogni parte d’Italia. Abbiamo disposto di dare a tutti i “drive in” un numero adeguato di biologi per poter rafforzare l’attività, quindi raddoppiare il numero dei “drive in” in tutta la Sicilia, potendo così destinare i medici impegnati nell’emergenza alle visite domiciliari e alla somministrazione dei vaccini domiciliari. Dobbiamo prepararci ad assistere a domicilio tantissime persone perché, come i bollettini recitano giornalmente, la gran parte dei soggetti positivi al Covid è asintomatica o paucisintomatica (che manifesta sintomi lievi), ma comunque isolata a domicilio».
Per le ore 18 di oggi è stato convocato il Comitato Tecnico Scientifico regionale e il presidente della regione Siciliana On. Nello Musumeci su La 7 ha preannunciato i possibili provvedimenti.
«Non siamo ancora zona gialla in Sicilia, e questo è merito della comunità, temiamo di esserlo tra qualche giorno» ha affermato Musumeci nel corso della trasmissione Omnibus su La 7.
«Ogni nostra attenzione è destinata non solo alla tutela della salute, specie dei più fragili e dei ragazzi – dice Musumeci – ma anche ad evitare di bloccare il settore economico che da noi sarebbe una catastrofe. Oggi adotteremo le misure necessarie.
Continuando Musumeci ha detto che «Noi siamo d’accordo con l’orientamento generale dei colleghi presidenti delle Regione affinché il governo possa rivedere le regole che disciplinano la quarantena. E’ un fatto di giustizia. Chi si è già sottoposto al vaccino ha il diritto di potersi muovere con maggiore facilità. Sono regole che se non venissero cambiate rischierebbero di bloccare una parte del paese. Oggi riuniamo il nostro Cts perché vogliamo rivedere intanto la distribuzione del personale, vogliamo aumentare i “drive in” con il reclutamento di alcune centinaia di biologi e dare una maggiore attenzione a chi resta in casa perché non si senta un recluso. Bisogna essere particolarmente attenti a garantire la quarantena essenziale solo per chi ne ha obiettiva necessità – ha concluso Musumecii – dieci giorni sono tanti».