Contagio da covid. Quali i luoghi e gli errori da non commettere
Non sembra avere fine, purtroppo, l’emergenza covid nel nostro Paese.
C’è comunque qualcosa che è possibile fare per evitare il contagio perché come ha detto il ministro per la Salute, Roberto Speranza, al Senato della Repubblica, siamo all’ultimo miglio e non è il tempo di abbassare la guardia proprio adesso.
Per prima cosa è opportuno intravedere quali sono, secondo la più recente ricerca, i luoghi dove maggiore è il rischio di contagio.
È ormai risaputo che il contagio avviene per contatto o anche attraverso il dialogo con un’altra persona già infetta. Evitare ciò è perciò la prima regola.
Ma quali sono i luoghi dove maggiormente ci si può contagiare?
Dalla ricerca fin qui effettuata sembra che il maggior numero di contagi avvenga nelle chiese, nelle carceri, negli stadi, nelle discoteche, nei ristoranti e soprattutto negli ascensori, spazi così piccoli dove il contatto è molto ravvicinato e quindi il contagio molto probabile.
Si potrebbero suddividere i luoghi pubblici in fasce di pericolosità: nella fascia meno pericolosa vi sono i supermercati, le biblioteche, i musei e quasi tutte le attività all’aperto fermo restando che le principali difese sono il distanziamento, l’utilizzo corretto delle mascherine che coprano bene naso e bocca e la costante igiene delle mani.
Nella fascia con pericolosità intermedia vi sono i centri commerciali, gli uffici, le palestre, i parchi giochi, le piscine, gli alberghi, i bagni pubblici, i mezzi pubblici, i teatri e i cinema.
I luoghi dove, invece, il rischio è maggiore sono bar e ristoranti qualora vi si rimane dentro per molto tempo e ancora cerimonie, feste, buffet, concerti, parchi di divertimento, stadi.
Altro argomento di ricerca effettuata di recente da alcune università è quello delle superfici presenti nei luoghi pubblici: maniglie di cassonetti o dei negozi, le metropolitane, i bancomat, i pulsanti dei semafori, i rifornimenti di benzina.
Dalle ricerche effettuate è stato verificato che tracce del virus rimangono su circa l’8% delle superfici. Più contaminate sono risultate le maniglie e, a seguire, banche e metropolitana. Occorre dire, però, che la quantità di virus che è stata rilevata è stata particolarmente bassa e forse anche insufficiente a provocare un contagio.
Occorre inoltre non cadere in alcuni banali errori che vengono spesso commessi. Ciò aiuterà tutti ad evitare sempre più il dilagare dei contagi:
Primo errore: piuttosto che concentrarsi su ciò che è permesso dalle norme, occorre concentrarsi su ciò che è più sicuro. I giovani si sentono tranquilli quando si incontrano con i loro coetanei prima di andare a trovare i nonni. Ma con un comportamento del genere rischiano di infettarli. Lo stesso vale per il pranzo al ristorante e altre attività in luoghi pubblici. Il rischio c’è sempre. Sarà meglio, per quanto possibile, evitare.
Secondo errore: Si crede spesso che se non succede nulla quando qualche volta si trasgrediscono le precauzioni vuol dire che quasi quasi si “immuni” o “fortunati”. Purtroppo non è così. Non abbassare mai la guardia e proteggersi sempre.
Terzo errore: Si pensa che una volta vaccinati si possa abbassare la guardia. Purtroppo non è così. Anche dopo essere stati vaccinati occorre continuare a usare i dispositivi di sicurezza in quanto non si sa ancora se una persona vaccinata possa o meno trasmettere il contagio. Questo è un errore che è ancora difficile commettere visto che nel nostro Paese sono poche le persone già vaccinate.
Quarto errore: Spesso si pensa che se si è avuto già il virus si possa essere più tranquilli. Non è così. Chi ha già avuto il Covid sviluppa, solitamente gli anticorpi, ma ciò non vuol dire che non ci si possa reinfettare. È raro ma non impossibile.
Quinto errore: Altro atteggiamento scorretto è quello di riporre fiducia in quell’amico che dice: “sono stato attento”. Purtroppo non si può mai sapere quale sia stato il comportamento di quell’amico, quel parente e persino il nostro partner. Molte persone sono portate, infatti, a non rivelare ad altri né le eventuali trasgressioni né tanto meno i sintomi che possono presentare. Meglio, quindi, mantenere il distanziamento.
Sesto errore: Spesso si è soliti ritenere che qualsiasi attività fatta fuori, all’aperto, sia sicura. Purtroppo non è così anche se il virus si trasmette con più facilità al chiuso. Il virus non ha odore e lo si può inalare senza che ci se ne renda conto. Resta importante, quindi, mantenere la massima attenzione nelle strada, specie se vi sono molte persone.
Visto che ancora il vaccino non è vicino anche per la poca disponibilità di dosi che vengono distribuite nel nostro Paese, l’arma più importante che rimane per evitare di prendere l’infezione è proprio quella di rispettare pedissequamente queste piccole regole.