Le ultime generazioni hanno vissuto una “rivoluzione” nei loro stili di vita che ha un nome ben preciso: internet; una città che ha dimostrato in questi anni di cogliere tutto ciò è stata proprio Catania, che proprio ieri ha discusso nella Sala consiliare di Palazzo degli Elefanti la ricorrenza “Internet Day” con l’associazione Generazione Ypsilon.
L’argomento e i suoi relatori
L’incontro è incominciato con i classici saluti istituzionali da parte del sindaco Enrico Trantino, il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, l’assessore comunale di competenza (Politiche giovanili, Servizi informatici e Digitalizzazione) Viviana Lombardo, la consigliera comunale Simona Latino, il direttore dei Sistemi informativi Vincenzo Passanisi; dopodiché la parola è andata a tutti quei giovani e giovanissimi che hanno lavorato all’interno di questo settore: la vicepresidente di Generazione Ypsilon Valeria Cantarella (che ha raccontato l’esperienza durante lo stato emergenziale del 2020 e 2021), Maria Concetta Sferrazzo e Dario Di Mauro appartenenti sempre alla stessa, Nazareno Prinzivalli di Open Data Sicilia che ha parlato del concetto di Open Data e della partecipazione, Carlo Puglisi che ha parlato di “Palestra per la mente” ed il concetto dei dati aperti, moderatrice invece è stata la presidente di Generazione Ypsilon Federica Giaquinta.
Ognuno di loro ha parlato delle proprie esperienze e applicazioni con un mondo che a detta loro “spesso viene frainteso quasi esclusivamente con i social, intelligenza artificiale e roba del genere“, spiegando l’importanza che ha avuto internet negli ultimi venticinque trent’anni nel migliorare la società in cui si vive.
Le dichiarazioni della presidente di Generazione Ypsilon Federica Giaquinta
“Generazione Ypsilon accoglie con grande entusiasmo l’iniziativa dell’Internet Day, che celebra la prima connessione web in Italia il 30 aprile 1986…Purtroppo oggi si sottovaluta moltissimo l’avvento di internet: attualmente si ha troppa voglia e foga di parlare di intelligenza artificiale; non serve a nulla tutto ciò se non c’è ragione infrastrutturale, strategica, cognitiva e politica. Più “ritardo digitale” ci sarà, più ci saranno difficoltà e questo argomento va affrontato prima di tutto nelle sedi politico amministrative.
Concludo dicendo che Generazione Ypsilon sarà sempre disponibile all’ascolto, al dialogo e ai ragionamenti sulla materia in questione e a disposizione delle istituzioni“.